Maurizio Montis

White Noise-prima studio

28/29.04.2023,
01.05.2023
Cagliari

Biglietti

⟶ venerdì 28 aprile, ore 21.30
⟶ sabato 29 aprile, ore 21.30
⟶ lunedì 1 maggio, ore 19.30
Sa Manifattura, Cagliari

Partendo dal signi!cato letterale del termine, “trambusto senza senso, fonte di distrazione, confusione”, si va alla ricerca di ciò che più disturba la psiche dell’essere umano: le sue paure.

E senza ulteriori perifrasi, si pensa ad una delle fobie che più ci accomuna, che risuona con più o meno costanza nelle nostre menti: la morte.

Quale sarebbe la nostra reazione di fronte a questa? Ne ricerchiamo la fuga? O ne siamo attratti? E cosa ci attrae? Il White Noise si traduce, quindi, in una costante e rumorosa ri”essione sulla !ne, le sue conseguenze e sulla nostra risposta ad essa.

Tutto viene posto sotto la lente d’ingrandimento, l’intelletto rivaluta le proprie certezze, quelle che erano insicurezza si rivelano importanti fondamenta su cui basare il nostro quotidiano, il tutto diviene niente e il brutto si fa bello. Nulla si conclude, e mai si arriva a un dunque: ininterrottamente tutto cala in successione.

Un fastidioso e inde!nito rumore di cui non sappiamo la provenienza che ci mangia vivi !no a farci scomparire.

È stato chiesto ai danzatori di riflettere su una loro importante paura, e sulla reazione che avrebbero dinanzi ad essa. Non vi è stata una risposta comune per nessuna delle due questioni: si è parlato di morte, solitudine e abbandono, di famiglia, vertigini e altezze. Ma ancora più particolari sono state le reazioni da loro proposte: non solo fuga, negazione e sottrazione, ma anche minimizzazione, ricerca, attrazione e sessualizzazione della fobia trattata. Il White Noise è stato poi tradotto in movimento.

Siamo partiti dal non danzare: camminare nello spazio in relazione agli altri come forma di ascolto e proiezione del proprio io sui corpi presenti; e il semplice passo ci ha aiutato a comprendere come rendere il Rumore in movimento: si noteranno quindi numerose ripetizioni e risonanze, riverberi comuni e condivisi che evidenziano la costanza e il disturbo confuso e ininterrotto. Non è presente una singola paura individuale, ma una vero e proprio elenco, il ché ha portato all’imitazione delle ripetizioni altrui: fino ad arrivare ad un infnito loop, simile ad un rito di “esorcizzazione”.

Il tutto è stato accompagnato da semplice supporto musicale: vi è sempre la stessa traccia, trattata e rielaborata.

Di: Maurizio Montis
Con: Giuseppe Sanniu, Chiara Mura e Luca Cappai