Lucia Guarino

Superstite

16&17.10.21, Cagliari

Archivio

⟶ Sabato 16 ottobre, ore 21
⟶ Domenica 17 ottobre, ore 19
Teatro Massimo, Cagliari

Superstite è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Un corpo solo, da solo, esplora le infinite declinazioni del “ vuoto che resta ”. Il frammento non è una scoria, tutto il contrario. Piccola parte che ti parla di un possibile “tutto” di una possibile interezza che apre all’immaginazione di un tempo nascosto e di una possibile diversità. Cosa muove la parte mancante? Quali confini e quali forme prova a ridisegnare? Il corpo superstite racconta un vuoto e sia esso stesso che chi lo osserva sono avvolti da un continuo movimento di indagine su questa mancanza. Un’azione coreografica dove il movimento, tramite di vita, si pone in relazione a una dinamica più grande che appartiene alla costante instabilità e precarietà dello stato di sopravvivenza. Ed è proprio in questo tendere credere, attraversare, aprire il corpo al vuoto, allo spazio non conosciuto, che appare la danza. Movimento misterioso, presente nell’intensità e nella qualità, che vive in quel limite tra specificità, forma, postura, spazio, tempo. Un continuo riassestamento del corpo nel vuoto, vero spazio vitale, come tensione a un possibile esserci.

Concetto e coreografia: Lucia Guarino
Danza: Lucia Guarino
Luce e spazio: Gianni Staropoli
Musica: Stefano Pilia
Dramaconsulting: Emma Tramontana
Costumi: Hilary Bockham
Durata: 45′
Organizzazione, amministrazione: Associazione Culturale Nexus,
Sostegno alla produzione – TSU Teatro Stabile dell’Umbria
Sostegno alla residenza artistica – CURA centro umbro residenze artistiche –
Spazio Zut , KilowattFestival – KilowattTutto l’anno, Home centro creazione
coreografica, Strabismi, La Mama Spoleto – Hub Cantieri Oberdan.
Speciali ringraziamenti a – Luca Del Pia, Gianni Staropoli, Lorenzo Letizia,
Paolo Pinaglia, Cinzia Sità,Futura Tittaferrante, Michelangelo Bellani
In collaborazione con Sardegna Teatro